Tempo di nebbie e primi freddi, tempo di zuppe calde, saporite e salutari. Quella di lenticchie è sicuramente una di quelle con più qualità, in termini di sapore ed attività benefica sull’organismo. Le lenticchie in generale possono essere considerate un alimento-medicina.
Le lenticchie hanno un posto di riguardo nella storia dell’alimentazione, sono state il primo legume ad essere coltivato e mangiato dall’uomo. Conosciute da oltre 7000 anni, delle tracce sono state rinvenute in degli scavi in Turchia risalenti al 5500 a.C. Originaria della Siria, si diffuse poi per tutto il Mediterraneo e divenne cibo base dei Greci e dei Romani per il suo alto valore nutritivo.
I dietologi consigliano il loro consumo perché oltre ad essere molto digeribili sono alimenti totalmente privi di grassi e di colesterolo. Le lenticchie sono considerate legumi ad alto valore nutritivo e contengono circa il 25% di proteine, il 53% di carboidrati e il 2% di olii vegetali. Sono inoltre ricche di fosforo, ferro e vitamine del gruppo B. Dal punto di vista nutrizionale, 100 grammi di lenticchie equivalgono a 215 grammi di carne.
Per una maggiore assimilazione delle proteine è ideale consumarle insieme a cereali (per esempio, riso, pasta e pane).
Le lenticchie sono un cibo adatto alla prevenzione dell’arteriosclerosi poiché i pochi grassi sono di tipo insaturo. La ricchezza di fibre le rendono molto utili per il funzionamento dell’apparato intestinale e sono inoltre utili per l’abbassamento del colesterolo.
Contengono isoflavoni, sostanze che depurano l’organismo.Sono particolarmente utili per riequilibrare i disturbi dello zucchero ematico.La quantità di gran parte delle sostanze contenute nelle lenticchie allo stato crudo varia a seconda del metodo di conservazione o cottura del seme. Anche il semplice ammollo causa la perdita di sostanze buone.
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