Un ragazzino, appena 13enne, brutalmente malmenato da un agente in una cella di una prigione del Paraguay mentre qualcuno filma la scena. Il video-choc (la cui visione è sconsigliata ad un pubblico impressionabile per via dei suoi contenuti molto forti) dell’episodio, avvenuto nei mesi scorsi, ha fatto il giro del mondo, rilanciato dai principali media dell’America Latina.
L’episodio – scrive El Mundo – risalirebbe al maggio-giugno scorso e sarebbe già stato punito, secondo le dichiarazioni rilasciate alla stampa dai responsabili della polizia locale, con l’arresto dell’autore dei maltrattamenti. E di altri due poliziotti, coinvolti con l’accusa di favoreggiamento. Nel breve filmato si vede il ragazzo – arrestato per precedenti di furto – ammanettato mentre l’agente lo picchia selvaggiamente.
Il video «è un fatto grave. Il governo del Paraguay – ha detto il ministro degli interni del Paese, Rafael Filizzola – non intende tollerare nessun tipo di violazione dei diritti umani». Bisogna «rispettare la costituzione e le regole democratiche», ha aggiunto il ministro mentre il responsabile della polizia della località dove è avvenuto il fatto, Bañado Sur de Tacumbú, ha spiegato che il responsabile del pestaggio è stato già individuato e arrestato ancor prima della diffusione del video.
E che si «sta indagando su chi ha assistito alla scena, riprendendola in un video, senza denunciarla subito», ha spiegato il commissario di polizia.
fonte:ilmattino
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