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Novità importanti per tutti i cittadini che intendono partecipare a concorsi pubblici.
Da oggi sarà possibile inviare le domande di partecipazione anche comodamente da casa, via mail, con la Posta Elettronica Certificata (cd. “PEC”).
Il Ministro Brunetta, conferma l’informatizzazione della gestione delle procedure concorsuali.
È di pochi giorni infatti la circolare, emanata dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e Innovazione, intenzionata a
sgombrare il campo dai tanti abusi perpetrati da parte delle amministrazioni pubbliche. Amministrazioni che in più di un’occasione hanno respinto domande di concorso inviate via mail tramite l’innovativo sistema della posta elettronica certificata (possibilità prevista dalle leggi già da tempo!).
Molte amministrazioni avevano espresso dubbi in merito alla fattibilità di estendere l’utilizzo della posta certificata anche ai concorsi pubblici e in particolare per quanto riguarda l’utilizzo della mail per l’invio delle domande di concorso. Questo aveva creato non pochi dissidi tra pubbliche amministrazioni, restie all’adozione delle importanti novità, e Ministero.
D’altra parte la ratio dagli anni 2000 (data di entrata in vigore della famosa “Legge Bassanini” – d.P.R. 445/2000) sino ad oggi è stata sempre quella di una progressiva e totale semplificazione delle procedure amministrative ed economicità (per i cittadini e per lo Stato) nell’espletamento delle stesse.
Il successivo (e definitivo) passo verso la completa informatizzazione della pubblica amministrazione si è avuta poi con la Legge n. 2/2009 che ha sancito l’effetto equivalente tra “posta elettronica certificata” e “invio a mezzo posta”: inviare una mail ad un ente della pubblica amministrazione vale come e quanto una raccomandata! Dunque, in tale quadro normativo, il Ministero non comprendeva i motivi per cui le amministrazioni non si fossero ancora adeguate all’innovativo sistema tecnologico della ricezione “anche” tramite mail delle domande di concorso!
Di qui l’intervento chiarificatore del Ministro Brunetta con la circolare n. 12 emanata il 3 settembre 2010 (in attesa di pubblicazione sulla prossima Gazzetta Ufficiale): tutte le amministrazioni pubbliche dovranno adottare il sistema della PEC per ricevere le domande di partecipazione a concorsi pubblici.
I concorsi in cui sarà possibile presentare domanda di partecipazione (evitando così lunghe file agli sportelli postali o agli uffici protocollo degli enti in caso di presentazione “a mano” della domanda) sono in realtà tutti i procedimenti di selezione pubblici e per qualsiasi forma di reclutamento che determina l’accesso al pubblico impiego: dunque, concorsi pubblici per assunzioni a tempo indeterminato, per assunzioni a tempo determinato, per il reclutamento della dirigenza, ecc..
Il sistema dell’informatizzazione è altresì esteso alle “procedure comparative” previste dal Testo Unico sul PubblicoImpiego (d.lgs. 30 marzo 2001 n. 165) per la stipula di contratti di collaborazione (in regime di “lavoro autonomo”) tra le amministrazioni pubbliche e liberi professionisti: si tratta, per puntualizzare, di quella possibilità concessa alle amministrazioni dello Stato (soprattutto enti quali comuni, province, ecc.) di poter conferire a professionisti esterni all’amministrazione pubblica incarichi individuali di collaborazione, di natura occasionale o coordinata e continuativa, per far fronte a determinate esigenze. Anche per questo tipo di procedure – non concorsuali in senso stretto, ma di semplice “comparazione” dei curricula e dei documenti presentati dai vari candidati – si potrà spedire la relativa domanda di partecipazione via mail (purché sia PEC).
Il Ministero, inoltre, ricorda che sarà nella potestà di ciascuna amministrazione individuare percorsi ulteriori di semplificazione della comunicazione con i candidati e delle modalità di acquisizione delle domande di concorso, anche mediante appositi regolamenti o previsioni contenuti nel bando. Dunque: massima semplificazione delle procedure, anche con “idee innovative” inserite dalle amministrazioni nei rispettivi bandi.
Ma vediamo in sunto le novità introdotte e, soprattutto, chiariamo sia agli enti che ai cittadini alcuni dubbi che potrebbero insorgere.
PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE MEDIANTE PEC
Oltre che con i classici sistemi della presentazione delle domande in carta semplice a mani o a mezzo raccomandata (con ricevuta di ritorno), la domanda potrà dunque essere presentata anche in via telematica tramite mail (PEC).
Attenzione.
Anche se il bando, in ossequio alla vecchia legge ancora in vigore (DPR 487/1994 che disciplina i pubblici concorsi), prevedrà quali modalità di presentazione della domanda solo la consegna a mano o lo strumento della raccomandata con ricevuta di ritorno, i candidati potranno comunque e legittimamente utilizzare la PEC per inviare le proprie domande: ciò perché le attuali disposizioni normative hanno reso equivalente la trasmissione “via mail” alla trasmissione “per mezzo della posta”. Dunque, ribadiamo, anche se il bando di concorso pubblicato non specificherà la possibilità di spedire le domande di partecipazione anche tramite PEC, i candidati potranno in ogni caso far ricorso all’invio della domanda di partecipazione e della documentazione richiesta tramite mail (PEC).
VALIDITÀ DELLA TRASMISSIONE MEDIANTE PEC
La validità della trasmissione e ricezione del messaggio di posta elettronica certificata sarà attestata rispettivamente dalla “ricevuta di accettazione” e dalla “ricevuta di avvenuta consegna”, che ordinariamente viene già oggi notificata all’utente al momento dell’invio di una mail tramite PEC: la ricevuta di ritorno della “vecchia” raccomandata postale è dunque sostituita dalla “ricevuta telematica”.
SOTTOSCRIZIONE DELLA DOMANDA
Come ogni manifestazione di volontà espressa con atto scritto, la domanda di partecipazione ad un concorso richiede lasottoscrizione da parte del candidato. Come fare per l’invio tramite mail?
Il Ministero al proposito chiarisce che tutte le istanze e le dichiarazioni inviate o compilate tramite PEC sono equivalenti alle istanze sottoscritte con firma autografa dal candidato! Ciò perché quando l’utente accede alla propria casella di PEC viene automaticamente “identificato” dal sistema informatico attraverso le credenziali di accesso (login e password).
Pertanto l’inoltro tramite PEC è già sufficiente a rendere valida l’istanza, a considerare identificato l’autore di essa e a ritenere la stessa regolarmente sottoscritta: non occorrerà firmare la domanda inviata tramite PEC, in quanto il sistema telematico della Posta Elettronica ha già identificato l’utente all’accesso.
Tuttavia la “sottoscrizione” della domanda potrà, per chi ne è fornito, avvenire anche per mezzo degli altri strumenti che in questi anni sono stati introdotti per la identificazione telematica degli utenti, come la firma digitale, la carta d’identità elettronica e la carta nazionale dei servizi.
PROVA DELLA DATA DI SPEDIZIONE
Ogni bando di concorso, per legge, fissa un termine entro il quale la domanda di partecipazione deve essere spedita (30 giorni dalla data di pubblicazione del bando).
Fino ad oggi la possibilità di verificare inequivocabilmente il rispetto del termine di scadenza era dettato dalla “data di spedizione” della domanda, comprovata dal timbro e dalla data dell’ufficio postale attraverso il quale si era spedito il plico.
Questa certezza, specifica il Ministero, è comunque salvaguardata anche dall’invio della domanda tramite PEC, in quanto la tecnologia utilizzata (per legge) dalle amministrazioni pubbliche è in grado di certificare “data” e addirittura “ora” dell’invio e della ricezione delle comunicazioni (oltre a garantire e certificare l’integrità del contenuto delle stesse).
Non vi sarà pertanto alcun rischio di vedersi respinta la domanda di partecipazione inviata tramite mail con la scusante che “manca la prova della data della spedizione”, in quanto, come detto, la data e perfino l’ora dell’invio saranno certificate dalla stessa mail inviata. Si potrà, pertanto, inviare la domanda di partecipazione ad un concorso anche di notte (quando gli uffici postali sono ovviamente chiusi!), finanche alle 23.59 del giorno di scadenza (perché, appunto, si è ancora nei termini!).
Né vi saranno rischi come la distruzione accidentale o lo smarrimento di documenti (tipica invece del processo di gestione cartacea delle domande), dal momento che la trasmissione, la visione e l’esame (da parte della p.a.) dei documenti inviati avverrà telematicamente.
COMUNICAZIONI DALLA P.A. AL CANDIDATO
Il canale della trasmissione tramite posta certificata potrà essere usato anche in seguito, sia dai candidati sia dalla pubblica amministrazione, per l’invio di ogni comunicazione o documento. Per esempio, la data di svolgimento delle selezioni, come pure ogni sua modifica, potrà essere comunicata dalla p.a. ad ogni candidato tramite mail; così come gli esiti della selezione; la pubblicazione delle graduatorie, ecc. .
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