Il “tour differente” di Giovanni Baglioni fa tappa a Castellabate. L’appuntamento con il noto chitarrista, figlio d’arte, è per domani (18 settembre) alle ore 21,30 nel castello dell’abate. L’evento, patrocinato dal Comune di Castellabate, rientra nel tour promosso tra i borghi storici d’Italia dalle Bcc di credito cooperativo italiane e, in particolare, dalla Bcc dei Comuni cilentani.
Tutte le location scelte per le 12 tappe nazionali del concerto sono contrassegnate da luoghi di particolare bellezza architettonica, storica e culturale. Il tour, che ha preso il via il 16 luglio ad Asolo (Treviso) si concluderà proprio con l’evento in programma a Castellabate. «Siamo onorati di ospitare l’unica tappa campana del tour di Baglioni – spiega il sindaco Costabile Maurano – Ringrazio di questa grande opportunità la Bcc dei Comuni cilentani. Il castello dell’abate e il centro storico di Castellabate sono, del resto, luoghi di straordinario fascino che suscitano unanimi apprezzamenti sia dai visitatori italiani che stranieri».
Giovanni Baglioni, figlio del noto cantante Claudio, si è affermato negli ultimi anni come uno dei nomi più interessanti nel panorama italiano della chitarra acustica solista contemporanea. Il suo è in effetti un modo spettacolare di suonare la chitarra, da vedere e da ascoltare, dotato – nelle composizioni originali – di una intensa forza narrativa. Giovanni è solo sul palco con la sua chitarra, ma in ogni sua serata crea un legame particolare con il pubblico, precede ciascun brano con una coinvolgente introduzione in cui svela l’ispirazione o le piccole finezze tecniche del singolo pezzo attraverso veri e propri aneddoti personali.
Nei suoi concerti racconta se stesso e la propria storia musicale, fatta di grande passione, impegno, studio. Valori positivi che oggi possono davvero fare la differenza. È proprio questo tratto di spontaneità, la capacità di dialogo e di costruzione di un legame comune che avvicina Baglioni ed il credito cooperativo, un sistema di oltre 400 banche “Differenti per forza”, con l’obiettivo di valorizzare non solo un modo “differente” di fare della buona musica, ma anche di riscoprire le migliori espressioni di un localismo d’autore, dove le “banche del territorio” vivono in stretta simbiosi con le proprie comunità locali.
fonte:cilento.it
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