Gerardo Picilli
Albanella. E’ proprio così, una colonia di cicogne bianche (ben 3) ha scelto il campanile del Santuario di Santa Sofia ad Albanella per nidificare. Una scena quella che è apparsa davanti agli occhi di decine di sportivi presenti nel centro sportivo Santa Sofia, affollato poichè in corso il Memorial “Antonio Cammarano“, concittadino albanellese scomparso qualche anno fa.
Un evento raro che ha stupito tutti i presenti, in quanto la cicogna bianca è stata considereata dal lontano 1700 una specie estinta sul territorio nazionale.
La Cicogna bianca (o cicogna europea) è senza dubbio una specie che fin dall’antichità ha esercitato un notevole fascino sull’uomo, anche grazie alla condivisione degli stessi ambienti aperti – spesso agricoli – ed all’utilizzo da parte della specie di strutture di origine antropica per la collocazione dei voluminosi nidi.
In questo periodo è normale che le cicogne attraversino il nostro paese dopo aver lasciato i siti di svernamento dell’Africa sub-sahariana, e quella di Albanella, non è la prima nidificazione registrata, infatti, nel 2001 venne avvistata presso l’Oasi WWF di Bosco Camerine, non poco lontano dal Santuario di Santa Sofia.
Le sue notevoli dimensioni, tenuto conto che si tratta di un uccello in grado di volare, certamente hanno fornito un contributo importante, accanto alle sue abitudini, nel renderla evidente e facilmente riconoscibile.
Nella storia, ad essa sono state attribuite importanti virtù e numerosi significati simbolici, alcuni dei quali permangono tuttora nelle diverse culture e connotano fortemente la percezione identitaria della specie a livello diffuso.
In molti casi, come nel nostro Paese, i miti e le leggende che vedono la Cicogna bianca protagonista hanno resistito nel tempo anche molti secoli dopo l’estinzione della specie a livello locale ed hanno costituito in seguito una importante e solida base culturale che ha reso possibile l’attivazione dei programmi di conservazione che ne stanno determinando il ritorno.
Le migliori condizioni ambientali, le nuove oasi, la miglior cura del territorio, hanno creato una biodiversità tale da rendere ora più appetibile la sosta a questo animale sui terreni agricoli per la riproduzione ed allevamento della propria prole.
Secondo la tradizione, avere le cicogne sul proprio tetto è un simbolo di fortuna e prosperità, quindi che dire, ospitare 3 cicogne sul tetto di uno dei luoghi più Sacri del Comune di Albanella, è un segno positivo e di fertilità (verificheremo tra nove mesi…) per tutti gli albanellesi.
Si ringrazia il cittadino albanellese G.C. che ha gentilmente fornito e concesso l’utilizzo delle immagini.
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