di Gerardo Picilli.
Spagna. Il boxer italiano Luca Arrigo, gia campione nazionale universitario, conquista un ennesimo successo. Il 27 febbraio scorso, presso il “Pavello Poliesportiu” di Blanes (Costa Brava – Spagna) nell’incontro internazionale dei pesi medi spagnoli, ha battuto lo sfidante Johnson Sengbe (Liberia). La vittoria è stata netta, infatti, nonostante l’egregia preparazione, Sengbe non ha retto alla furia italiana e non è stato difficile per la giuria decretarne la vittoria ai punti. La storia di Luca Arrigo è davvero bella, lascia l’italia, i suoi affetti per trasferirsi in Spagna per inseguire un sogno, la boxe. Luca vive in Spagna (Barcellona) da 11 mesi dove si allena dalle 6 alle 7 ore al giorno presso la palestra Gallego Prada entrando da subito nelle grazie del direttore (e suo manager) Emiliano Gallego e fino ad ora ha disputato due incontri vincendoli entrambi. Quotidianamente si allena con pugili professionisti e molti sostengono che sia la punta di diamante del club spagnolo ma Luca non si monta la testa e lavora duramente per scalare il ranking dei pugili per poi avere la possibilità di disputare un incontro valevole per il titolo nazionale professionistico e perchè no, europeo! Sentendo Luca tramite il social network facebook, mi ha confidato che il suo sogno è quello di poter disputare l’incontro per il titolo, proprio qui a Matinella dove ha trascorso la sua infanzia. Sogno arduo ma guardando i trofei che sta conquistando e la sua celere carriera, non è impossibile! Inutile aggiungere parole, ma vi riporto fedelmente un articolo che lo stesso Luca Arrigo aveva rilasciato al potale nazionale della boxe.
In bocca al lupo dal tuo amico d’infanzia Gerardo!
Luca Arrigo: tra l’Italia e la Spagna.
La bellissima storia di un ragazzo italiano che passerà professionista a Barcellona raccontata da lui stesso.
Di Luca Arrigo
Ho messo piede per la prima volta in palestra a 17 anni…alla pugilistica “Metropolis” di Salerno. La palestra si trova in uno scantinato del centro sociale di Salerno e più di 10 anni fa dava proprio l’impressione di una di quelle palestre come si vedono nei ghetti dei film di “Rocky”. Qui conobbi il maestro Mario Collina…una persona simpatica e affabile…quello che mi ha colpito di lui è stata la passione con la quale allenava i ragazzi. In questi anni l’ho visto soffire ed emozionarsi all’angolo di ciascuno dei suoi ragazzi…l’ho visto arrabbiarsi quando,magari anche dopo una vittoria,non aveva visto miglioramenti e al contrario essere soddisfatto quando, anche dopo una sconfitta, i miglioramenti c’erano stati.
La mia carriera pugilistica è sempre stata a fasi alterne perché dovevo coniugare con gli studi e con mia madre che è sempre stata contraria al fatto che un futuro ingegnere elettronico facesse a pugni per sport! Nel 2006 parto Erasmus (studio all’estero) per Barcellona. Qui trovo una piccola palestra dove un ex pugile settantenne insegna e porta i ragazzi a combattere. Così, un pò fra gli studi e un pò fra le feste di queste bella città, continuo ad allenacchiarmi…fino a che il vecchio maestro non mi propone di combattere qualche match da dilettante con una licenza spagnola per ammortizzare il soldi della rata mensile della palestra. Il mio primo match è con Isaac Real, attuale pugile della nazionale spagnola…il ragazzo è bravissimo e così a fine match mi informo su di lui e scopro che si allena anche lui a Barcellona in una palestra chiamata “GALLEGO PRADA”..questa palestra è veramente bellissima e soprattutto piena di pugili professionisti, tra i quali Sergio Blanco “El Maestrito”, Jorje Sendra “El Selvaje”, Paco Nohales e tanti altri. Così torno in Italia con il ricordo di questa bellissima città che è Barcellona e di quella ellissima palestra. Non faccio altro che pensare alla Spagna e passo quasi 2 anni con scarsi risultati sia nello studio che nello sport.
Il mio maestro Collina però non mi abbandona mai e cerca di spronarmi in tutti i modi…fino a che non capisco cos’è quello che voglio fare:IL PUGILE PROFESSIONISTA nell’amata Barcellona! Ne parlo un pò con il mio maestro, il quale mi consiglia di fare tutto ciò che penso sia meglio per me senza però lasciare gli studi…detto fatto! Prendo l’aereo e passo prima per l’università spagnola per capire se è possibile trasferirmi e poi alla “GALLEDO PRADA” per vedere se accettano un pugile italiano come professionsta nonostante i miei già 27 anni. Qui conosco EMILIANO GALLEGO PRADA e suoi figlio XAVY i quali, con mio grande stupore, si ricordano di me che avevo combattuto quasi 3 anni prima con uno dei loro ragazzi. Mi dicono che è tutto ok e che sono interessati. Ritorno in Italia saluto i parenti e riparto.Dal primo aprile del 2009 vivo qui a Barcellona. Nella palestra mi hanno accolto benissimo. Sono tutti bravissimi ragazzi e ce ne sono da tutti i paesi del mondo. Emiliano, oltre ad essere il mio promoter e manager, mi allena personalmente. E’ sempre lì in palestra con i suoi ragazzi dalla mattina alla sera. La boxe è la sua vita.
Il 13 giugno avrei dovuto fare il mio debutto da professionista qui a Barcellona in una serata organizzata da lui e nella quale, altri 2 suoi pugili e adesso miei compagni di allenamenti, Sergio Blanco “El Maestrito” e Sergey Mba ” La Perla Negra” disputeranno rispettivamente il titolo UE dei superpiuma e il titolo Spagnolo dei leggeri, ma per il momento è stato rinviato. Il 22 di maggio sono tornato una settimana in Italia per fare i campionati universitari a Lignano Sabbiadoro, il mio ultimo italiano, sia perché divento professionista e sia perché mi trasferirò all’università catalana a settembre.
Mi sono lauerato campione italiano universitario nella categoria dei pesi medi e forse non sarà il titolo mondiale, ma almeno un modo per ringraziare il mio maestro Mario Collina per tutto quello che ha fatto per me in tutti questi anni sia sportivamente che umanamente. Spero che valga anche come biglietto da visita per la carriera da professionista assieme alla mia scuderia “Gallego Prada Promocions”. Non ho mollato gli studi e conto di diventare un buon ingegnere ma per adesso ho deciso di seguire il mio sogno che è la boxe.
Non si vive di sogni ma non si può vivere senza!
Suerte a todos!
Altre foto dell’incontro di febbraio.
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