La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, sostanza proteica presente in avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale, spelta e triticale.Quando una persona affetta da celiachia ingerisce alimenti contenenti glutine, si provoca una reazione immunitaria nell’intestino tenue risultante in un suo danneggiamento e la conseguente inabilità ad assorbire certi nutrienti dal cibo.L’incidenza di questa intolleranza in Italia è stimata in un soggetto ogni 100/150 persone. I celiaci potenzialmente sarebbero quindi 400 mila, ma ne sono stati diagnosticati intorno ai 85 mila. Ogni anno vengono effettuate cinque mila nuove diagnosi ed ogni anno nascono 2.800 nuovi celiaci, con un incremento annuo di circa il 10%.Per curare la celiachia, attualmente, occorre escludere dalla dieta alcuni degli alimenti più comuni, quali pane, pasta, biscotti e pizza, ma anche eliminare le più piccole tracce di farina da ogni piatto. Questo implica un forte impegno di educazione alimentare. Infatti l’assunzione di glutine, anche in piccole dosi, può causare danni.La dieta senza glutine, condotta con rigore, è l’unica terapia che garantisce al celiaco un perfetto stato di salute.“Celiachia: scienza ed epidemiologia, nuovi approcci “. Questo il tema del convegno, che si svolgerà il 9 giugno 2010 a Roma presso l’Auditorium del Ministero della Salute, viale G.Ribotta, 5.
Si tratta di una giornata di approfondimento, promossa dal Ministero della Salute in riferimento alla Legge 4 luglio 2005, n.123 “ Norme per la protezione dei soggetti malati di celiachia”, in cui oltre ad essere presentati i dati relativi alle attività svolte nel corso del 2009, sono previsti spazi dedicati a informazioni e discussioni.
Coloro che fossero interessati a partecipare possono iscriversi al convegno inviando la scheda di partecipazione compilata a:
Segreteria organizzativa Direzione Generale Sicurezza degli Alimenti e Nutrizione (Ufficio V) Tomassini Sara – e-mail: s.tomassini@sanita.it Tel. 0659946618.
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