Broccoli tutti i giorni per proteggere lo stomaco!

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    broccoloBuone notizie dal banco del verduriere: basta una piccola porzione di broccoli ogni giorno per tenere a bada un batterio diffuso e potenzialmente pericoloso come l’Helicobacter pylori, la cui infezione è fra le cause principali di ulcere e tumori gastrici. Il che però, avvisano gli esperti, non significa ridurre effettivamente i rischi di cancro allo stomaco.
    La conferma arriva da un piccolo studio su 48 uomini e donne giapponesi portatori, come milioni di persone al mondo, del batterio. Una parte di loro ha mangiato tutti i giorni 70 grammi di germogli freschi di broccoli, ovvero raccolti tre giorni dopo che sono spuntati dalla terra. Un altro gruppo ha assunto la stessa quantità di germogli di erba medica. Dopo due mesi, chi aveva ingerito la dose quotidiana di broccoli (e non dell’erba-placebo) ha mostrato una marcata riduzione dei segni di presenza dell’Helicobacter, come l’urea nel test del respiro e altri marcatori dell’infiammazione gastrica provocata dall’intruso. Finita la dieta speciale, però, i marcatori sono tornati ai livelli iniziati, segno che i broccoli hanno attenuato, ma non eradicato, l’infezione. Il lavoro è stato descritto dagli autori, ricercatori dell’università di Tokyo e della Johns Hopkins University di Baltimora, sulla rivista Cancer Prevention Research.
    Jed Fahey, coordinatore dello studio, ha dichiarato: «Il fatto che I livelli di infezione e di infiammazione si siano ridotti suggerisce che anche la probabilità di avere gastriti o ulcere sia ridotta». Meno ottimisti, invece, alcuni commentatori, fra cui Nell Barrie di Cancer Research UK, che alla Bbc ha dichiarato: «Sappiamo che l’Helicobacter pylori è un importante fattore di rischio per il tumore dello stomaco, ma di tutte le persone che hanno l’infezione solo tre su cento svilupperanno la malattia, perciò ci sono certamente altri elementi in gioco. In conclusione, non possiamo dire che mangiare broccoli faccia davvero la differenza sulle chance di ammalarsi di cancro allo stomaco».
    Il merito è tutto di un componente di cui i broccoli, specie se raccolti in fase precocissima, sono ricchi: il sulforafano. Probabilmente poco noto ai buongustai, questa molecola è invece ben conosciuta ai ricercatori, che l’hanno messa alla prova in almeno una cinquantina di studi in tutto il mondo sui tumori dell’ovaio, colon, mammella, utero, prostata, vescica e contro il glioblastoma. Testato su topi, pazienti e cellule tumorale, il sulforafano ha mostrato una certa attività antiangiogenica (capace di bloccare la crescita dei nuovi vasi sanguigni che nutrono il tumore) e antiproliferativa. Qualche anno fa gli esperti dell’università dell’Illinois sulla rivista Phytochemistry hanno spiegato che il massimo effetto del sulforafano si ha quando viene scaldato per 10 minuti a 60 gradi, praticamente a crudo. Il consiglio, allora, è di cuocere i broccoli a vapore per tre o quattro minuti.

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