Contiene i tre geni della longevità – due che incrementano la produzione del cosiddetto colesterolo buono, riducendo il rischio di malattie cardiache e ictus, e uno che previene il diabete – e provengono dal corredo genetico degli ebrei Ashkenaziti, famosi per vivere fino a 100 anni: sono gli ingredienti della futura “pillola della longevità” – che potrebbe essere pronta entro tre anni – su cui stanno lavorando i ricercatori dell`Institute for Aging Research at the Albert Einstein College of Medicine di New York guidati dal genetista Nir Barzilai. La compressa miracolosa prometterebbe di eliminare patologie come il diabete, il morbo di Alzheimer e le malattie cardiache, concedendo una vita centenaria e in salute.
La possibilità di vivere fino a 100 anni sono una su 10 mila, spiega Barzilai, ma nel gruppo dei 500 ebrei Ashkenaziti esaminati le possibilità salivano a 20 volte di più nonostante, spiega il genetista, “il 30% di loro fosse obeso o in sovrappeso e un altro 30% avesse fumato due pacchetti di sigarette al giorno per più di 40 anni”. L`équipe di Barzilai ha allora iniziato ad analizzare campioni di sangue prelevati dagli Ashkenaziti: “Tra due milioni di marcatori genetici esaminati ne abbiamo trovati tre che sembravano essere più presenti nei nostri centenari: due legati all`aumento del colesterolo buono, e uno collegato alla prevenzione del diabete”.
Diversi laboratori stanno attualmente lavorando sulla pillola per simulare le prestazioni dei geni della longevità: “La pillola – conclude Barzilai – potrebbe essere testata entro tre anni“.
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