Beyoncé batte Taylor Swift 6-4, si potrebbe sintetizzare…ma non è così. Si è svolta, nella notte tra il 31 gennaio ed il primo febbraio, allo Staples Center di Los Angeles, in California, la 52^ edizione dei Grammy Awards, i “premi Oscar della Musica”, evento mondiale dedicato alla musica internazionale, riconosciuto ormai come la seconda (dopo gli Oscar appunto) kermesse più importante nel panorama dell’intrattenimento. E per chi della nostra redazione ha assistito in diretta tv all’evento, andato in onda nella notte (fonda) di Rai 2, può confermarlo…
Nel magnifico scenario del palazzo dello sport di Los Angeles (è quello dove giocano i pluricampioni NBA, i L.A. Lakers di Kobe Bryant) è andato in onda infatti uno spettacolo fantastico, dove “La Musica” l’ha fatta da padrone assoluto, con un parterre di autorità e celebrità che mai si è registrato in passato (abbiamo intravisto Jeff Bridges, Nicole Kidman, Robert Downey Jr., Jennifer Lopez, Jamie Foxx, Quentin Tarantino e tanti tanti altri personaggi dello starsystem). Mai come in questa edizione, infatti, gli organizzatori hanno lasciato spazio “esclusivo” alla Musica, garantendosi performance che rimarranno nella storia di questa manifestazione.
La serata ha inizio in maniera scoppiettante con la musica dell’artista più in voga in questo momento, Lady Gaga (nome vero: Stefani Joanne Angelina Germanotta, origine siciliana nel sangue), che, da “popstar dell’anno”, ha l’onore di aprire la cerimonia dei Grammy’s: canta la hit “Poker Face“…ma poi viene raggiunta sul palco nientedimeno che da “sir” Elton John (così lontano dalla “trasgressiva popstar” newyorkese) in un duetto bizzarro sulle note della hit di Lady Gaga e poi della famosa “Your Song” (sic!). Uno spettacolo imperdibile…che forse non rivedremo mai più! Poi tocca alla cantante Pink che si esibisce “appesa” ad un filo dello Staple Center…e per un momento sembrava di essere al Circo! Sexy e acrobatica esibizione! Ma l’attenzione di tutti l’ha catturata lo show di Beyoncé, trascinante ed esplosiva come sempre!
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Sul palcoscenico californiano si è mostrato tutto lo “scibile” musicale, con esibizioni degli artisti R&B, Country, Rock, Soul, Pop, Dance, Hip Hop più in voga, che hanno entusiasmato come non mai uno Staple Center gremito fino all’ultimo metro quadro. Sul palco anche autentici “mostri sacri” della musica (grandissimo Jeff Beck, impegnato in un “saggio” della sua classe alla chitarra!) e volti a noi conosciuti, come il nostro Andrea Bocelli che ha duettato con Mary J. Blige in un’esibizione da brividi. Non sono mancati momenti di “devozione” alla causa dei più sfortunati, come il gruppo di star internazionali esibitosi in una speciale cover del vecchio successo “We Are The World” (edito 25 anni fa), questa volta dedicato alla raccolta fondi per le vittime del terremoto di Haiti.
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E non sono mancati gli inevitabili momenti di commozione quando, nel bel mezzo della serata, vi è stato il toccante ricordo dell’immenso Michael Jackson, con Celine Dion, Jennifer Hudson, “Smokey” Robinson, Usher e Carrie Underwood a cantare le canzoni del “re del pop”: a ritirare il premio alla carriera per il compianto padre, un commovente Prince Michael Jackson, accompagnato dalla sorellina Paris, che ha ricordato come le canzoni del papà diffondessero un solo messaggio: Amore! “E noi continueremo a diffondere lo stesso messaggio e ad aiutare il mondo“. Più di una lacrima sui volti degli spettatori presenti a Los Angeles!
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Dopo l’ennesimo (ma davvero “fatto bene”) momento di commemorazione di tutti gl artisti scomparsi nell’anno lasciato alle spalle, il tripudio finale quando sono saliti sul palco, per l’ultima esibizione live che concludeva la serata, le tre Icone dell’Hip Hop/Rap moderno, Eminem, Lil’ Wayne e Drake, che insieme a Travis Barker (che batterista!) deliziano la platea con una special performance di “Drop The World” e “Forever”: scatenati gli spettatori in sala (l’attore Jamie Foxx e il regista Tarantino su tutti!), in piedi a ballare nonostante fossero “ingessati” in severi doppipetti ed eleganti abiti da sera; 4 minuti di musica eccezionale che ha trascinato sicuramente anche quei pochi spettatori italiani che hanno sfidato il fuso orario (5 del mattino!). Spettacolo indicibile, ma sta per finire! La serata si conclude alle 5.28, ora italiana, quando sul palco salgono John Legend e Carlos Santana. Tocca a loro l’ultima premiazione, quella più ambita: Album of the Year (il miglior album dell’anno). In gara Beyoncé, Black Eyed Peas, Lady Gaga, Dave Matthews Band e Taylor Swift… “and…The winner is…”, speaker Carlos Santana, “…Taylor Swift”! Sorriso di delusione di Beyoncé (con al fianco il marito Jay-Z)!
E proprio sulla gara…
Una competizione tutta al femminile, quella per l’accaparramento dei premi più ambiti, con le plurime nominations di Beyoncé – arrivata a Los Angeles con 10 “accrediti” (un record assoluto), Lady Gaga (solo due deludenti Grammy’s alla fine, per la Madonna dei tempi moderni: Miglior registrazione dance e Miglior album dance) e la giovanissima cantante country Taylor Swift, quali attese protagoniste. È la musica femminile che domina il panorama musicale moderno. Le giovani protagoniste scalzano le icone quarantenni (e cinquantenni) della “musica che fu”: si chiude un’epoca?
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Trionfatrice della serata, ed è una consacrazione ufficiale, è stata la cantante statunitense Beyoncé, autentica mattatrice dei Grammy Awards 2010 con ben sei premi (Miglior Canzone, Miglior Performance Vocale R&B, Miglior Canzone R&B, Miglior Performance Vocale Pop, Miglior Performance Vocale tradizionale R&B, Miglior Album contemporaneo R&B), un record mai raggiunto da una cantante femminile (superate l’immensa Lauryn Hill, Alicia Keys, Amy Winehouse e Norah Jones): è nella Storia della Musica. Tuttavia una crepa nella seratona della Knowles è stata la mancata vittoria del premio più importante, il miglior album in assoluto (Album Of The Year) andato alla ventenne Taylor Swift, la più giovane artista nella storia ad aver ricevuto un tale Grammy. Taylor Swift, cantante country e pop, ha vinto il Grammy con il “vendutissimo” album “Fearless” (oltre 18 milioni di dollari incassati: niente male per una ragazzina…), scritto in collaborazione con un’altra grande cantautrice country, Colbie Caillat e Nathan Chapman.
Secondo i mal pensanti il premio come miglior album assegnato ad un disco country (emblema del tradizionalismo made in USA e non proprio “genere internazionale”) è stato ispirato dalla volontà della giuria di “mostrare al mondo l’orgoglio Americano”, stretto nella morsa di questi tempi difficili di crisi economica: Taylor Swift e il suo Country sono l’emblema della rinascita economica degli USA, squassati dagli scandali finanziari di questi ultimi anni, una sorta di “voglia di riscatto” dell’America laboriosa, che ha visto in questa giovane, bella, educata e timida cantante e nel genere musicale tradizionale statunitense country che interpreta, l’immagine di un paese che si risolleva! La timida ragazzina (molto emozionata ed incredula sul palco al ritiro del premio finale di miglior album) ha, per la cronaca, vinto anche altri tre Grammy’s (Miglior Album Country, Miglior Performance Vocale Country, Miglior Canzone Country).
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Magra consolazione, ma non proprio tanto, è stata per Beyoncé vincere il comunque ambito premio di Best Song of the Year con il brano “Single Ladies”, battendo le accreditate Lady Gaga (con “Poker Face”) e Kings of Leon (con la stupenda “Use Somebody”). Ma la band statunitense di Nashville (la culla del Rock), i Kings of Leon (il cui album, “Only By the Night“, a nostra opinione meritava almeno la nomination per il miglior album dell’anno), si è rifatta aggiudicandosi l’ambitissimo Grammy come migliore disco dell’anno per la canzone “Use Somebody”: mai nessuna band di Nashville (che sforna gruppi rock ogni anno!) aveva ottenuto tanto (alla band del Tennessee, grazie alla stessa canzone, anche il Grammy per la Miglior Performance Vocale Rock di una Band e per la Miglior Canzone Rock).
Altri premi di rilevanza sono, storicamente, il Best New Artist (artista esordiente) andato al gruppo country The Zac Brown Band (bravissimi nel live: che bel gruppo!) All’asciutto, incredibilmente, gli U2 per l’album “On Line The Orizon“, che ha floppato oltre che nelle vendite (rispetto a quanto ci si aspettava) anche ai Grammy’s!
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Assegnati Grammy anche a Jason Mraz (quello della hit “Make it Mine” per la quale ha vinto il premio per la Migliore Performance Vocale Pop maschile), i Black Eyed Peas (Miglior Performance Vocale di un gruppo per la canzone “I Gotta Feeling“), i Green Day (Best Rock Album, per l’album “21st Century Breakdown”), i Phoenix (Best Alternative Music Album, per l’album “Wolfgang Amadeus Phoenix”), Eminem (Best Rap Album, per l’album “Relapse”), Bruce Springsteen (Best Solo Rock Vocal Performance, per la canzone “Working On A Dream”). La migliore Colonna Sonora dell’anno (Best Compilation Soundtrack Album) è andata al film The Millionaire che si è aggiudicato anche il “grammofono” per la migliore canzone in assoluto (Best Song Written For Motion Picture, Television Or Other Visual Media): “Jai Ho” cantanta nella versione “radio edit” da A.R. Rahman e The Pussycat Dolls.
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Questi, ricapitolando, i premi più importanti assegnati
Album of the Year: Taylor Swift – “Fearless”
Record of the Year: Kings of Leon – “Use Somebody”
Song of the Year: Beyoncé – “Single Ladies”
Best Pop Performance by a Group: Black Eyed Peas – “I Gotta Feeling”
Best Rap Solo Performance: Jay-Z – “D.O.A.”
Best Country Performance by a Group: Lady Antebellum – “I Run To You”
Best Rock Album: Green Day – “21st Century Breakdown”
Best Country Album: Fearless – Taylor Swift
Best New Artist: Zac Brown Band
Best Female Pop Vocal Performance: Beyoncé – “Halo”
Best Male Pop Vocal Performance: Jason Mraz – “Make It Mine”
Best Pop Vocal Album: Black Eyed Peas – The E.N.D.
Best Dance Recording: Lady Gaga – “Poker Face”
Best Female R&B Vocal Performance: Beyoncé – “Single Ladies”
Best Male R&B Vocal Performance: Maxwell – “Pretty Wings”
Best R&B Performance by a Group: Jamie Foxx & T-Pain – “Blame It”
Best Traditional R&B Vocal Performance: Beyoncé – “At Last”
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Se vuoi vedere tutti i premi assegnati (con nominations) clicca qui
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Tutto sui Grammy’s 2010 (News, Foto, Video delle esibizioni)
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