Evo Morales vanta almeno due record. E’ il primo indigeno a diventare Presidente della Bolivia ed è l’unico uomo politico che mastica foglie di coca alle riunioni dell’ONU. Ora, il Premier provocatore, vuole fare il verso alla nota bevanda americana e annuncia che sta per nascere la “Coca – Colla”, una bibita ottenuta dalle foglie di coca. Così intende rendere l’economia più “euforica”. Il Premier boliviano si prende gioco dell’occidente. Sbeffeggia la bevanda più famosa del mondo e manda un segnale forte alla Commissione internazionale per il controllo dei narcotici che tenta da anni di rendere illegale la masticazione di foglie di coca, abitudine molto diffusa nei paesi andini. Il nome “Colla” è dedicato alle popolazioni della Ande.
Il progetto verrà varato al più tardi tra quattro mesi, stando almeno a quanto dice l’associazione dei coltivatori di coca e, aggiunge, l’etichetta della bottiglia sarà molto simile a quella del Coca – Cola. La Bolivia è il terzo paese produttore di coca dopo Colombia e Perù, basa la propria economia su questa pianta, il cui settore impiega oltre 10milioni di persone e alla cui coltivazione, nel 2008, è stato dedicato il 6% in più dei terreni coltivabili rispetto all’anno precedente.
La gamma dei beni a base di coca è vasta: oltre al famoso tè ci sono dentifrici, farine alimentari, liquori, una serie di prodotti da masticare e altri legati alla pratica di rituali religiosi e, tra qualche settimana, si aggiungerà anche questa bibita tutta bollicine.
Evo Morales, nemico giurato degli USA, con questa mossa intende anche convincere le autorità internazionali che le foglie della coca e uno dei suoi più tremendi derivati, la cocaina, sono due cose completamente differenti.
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