Regionali: De Luca, indagato ma candidato, è scontro nel centrosinistra!

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    De Luca - Sindaco di SalernoIl comitato organizzatore regionale per le Primarie  ha comunicato che alle ore 12, di ieri,  sono state presentate le firme a sostegno di un unico candidato, Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno.

     Per questo, in base alle regole statutarie le primarie non saranno svolte’. La nota e’ a firma di Enzo Amendola, segretario regionale del Pd, di Francesco Emilio Borrelli, commissario regionale dei Verdi, di Bruno Cesario, coordinatore regionale di Alleanza per l’Italia. ‘Avendo scelto all’unanimita’ – continua il comunicato -, nei rispettivi partiti, il metodo delle primarie di coalizione, e preso atto dell’ assenza di altre candidature, affidiamo a Vincenzo De Luca il compito di rappresentare la coalizione come candidato presidente. Con Vincenzo De Luca ci impegniamo a lavorare all’ampliamento della coalizione e alla definizione programmatica di un’alleanza in vista delle prossime elezioni regionali’. ‘Le risultanze di questo lavoro – concludono – saranno valutate nei prossimi giorni negli organismi dirigenti dei partiti’.

    il comunicato dà il via libera a  De Luca suscitando una marea di reazioni. ‘E’ vero, sono indagato (per truffa all’INPS e per altre vicende). Se devo scegliere tra la verita’ e la bandiera di partito io scelgo la verita’. Lo ha detto il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca (conferma la sua ateosità partitica nonstante essere tesserato al PD), al termine dell’incontro con la stampa nel quale ha ufficializzato la sua candidatura alla presidenza della Regione Campania. De Luca ha ribadito di ‘non essere il terminale di correnti o di partiti. Io non ho alle spalle potentati economici – ha aggiunto – non ho padroni, sono un uomo libero’. Poi il sindaco di Salerno ha assicurato che nei prossimi giorni sara’ avviato un ampio confronto sul programma che si snoda su quattro punti. Prioritario, per il sindaco di Salerno, e’ il lavoro e garantire occasioni di sviluppo per la regione.
    Vincenzo De Luca  ha voluto rivolgere ‘senza ipocrisia’ un saluto al presidente uscente Antonio Bassolino, che ha guidato la regione negli ultimi 10 anni. ‘Sapete come la penso – ha detto De Luca – e che amo parlare un linguaggio di verita’. E’ vero abbiamo avuto tante opinioni diverse e ne abbiamo anche oggi’. Il sindaco di Salerno ha poi detto ‘che tra le tante cose giuste sull’ultimo quindicennio dell’esperienza di Governo a Napoli e in Campania la cosa piu’ sobria e ricca di contenuti e’ stata detta proprio da Bassolino: ‘Non ce l’abbiamo fatta’. Una frase che a giudizio di De Luca testimonia ‘una responsabilita’ collettiva, del gruppo dirigente’.

    Fallita la strategia del rinvio: l’ira di Bassolino.
    Bassolino - Governatore della CampaniaTrattative per tutta la notte e fino alle ore 12 di ieri quando nella segreteria di via Orsini ad arrivare è solo la candidatura di Vincenzo De Luca. Un’ipotesi prevista dal governatore che sperava così in un passo indietro del sindaco di Salerno o in un alt della segretria nazionale per tornare a discutere di un nome unitario per PD e coalizione. Prima ancora c’era stato il tentativo di trovare un’alternativa a Marone. E’ arrabbiato Marone. «Rischio di fare la fine di Nicolais». Se perde Marone – si sfoga in terza persona venerdì sera – perde il partito distrutto da due anni di lotte interne». Il colpo di scena arriva qualche minuto dopo le 12: dal comitato elettorale insediato nella segreteria di via Orsini trapela una proroga di due, forse cinque ore, alla scadenza per presentare la candidatura. Chi l’ha chiesta? Mistero. Le versioni divergono: chi dice il partito di Rutelli, chi invece se la prende con i Verdi. Di certo è che anche i deluchiani sono per la proroga. La notizia arriva come una bomba nello studio legale di Marone a conferenza stampa finita. «Ma quale proroga! – urla – Occorre allora ritornare in assemblea che deve votare la decisione. E’ illegale». Antonio Bassolino è chiuso nel suo studio a palazzo Santa Lucia. E’ furioso e s’attacca al telefono:  «Lo statuto non prevede proroghe». «Non si possono cambiare le regole mentre le squadre sono già in campo». Si sfoga prima con i suoi collaboratori e poi s’attacca al telefono con la segreteria nazionale. Anche perchè nel frattempo il vicesindaco Tino Santangelo sta raccogliendo le firme per candidarsi. Bassolino lancia anche strali sul segretario regionale Amendola che però non dà, alla fine, alcun placet allo slittamento. Un’eventuale proroga, infatti, farebbe fallire la round map bassoliniana che prevede, con un sol uomo in campo, un accantonamento delle primarie per tornare al tavolo di discussione con gli alleati per scegliere un nome unitario. Non accadrà così perchè il candidato diventa De Luca, senza passare per le primarie. Un’eventulità prevista dal governatore che lascia così ora tutta la responsabilità della partite delle Regionali al sindaco De Luca. E sarà quest’ultimo ora, se vuole, a dover cucire con il governatore. O, altrimenti, come accaduto per le privinciali, da palazzo Santa Lucia non arriverà alcun aiuto per la campagna elettorale. «Se la sbrighi da solo» sussurrano i bassoliniani. De Luca teme però che stringendo un accordo con Bassolino perda per strada i consensi che potrebbero arrivargli dalla destra  e dalla società civile che chiede un rinnovamento.

    Il NO di Di Pietro
    No di Italia dei Valori alla candidatura del sindaco Pd di Salerno Vincenzo De Luca a Governatore della Campania, indicato da Pd, Api e Verdi. A bocciare senza appello De Luca, invitando il Pd a cambiare cavallo è il leader Antonio Di Pietro. “E’ sotto processo! Ribadiamo la nostra alleanza strategica con il Pd in tante altre regioni, ma per la Campania non possiamo accettare un simile candidatura”, afferma. “Ci dispiace – dice Di Pietro- che il Pd abbia deciso di correre in Campania con un candidato che non rappresenta la discontinuità, come l`Italia dei Valori aveva richiesto. Ci auguriamo che questa scelta isolazionista venga rivista e che il Pd faccia un gesto di responsabilità e disponibilità nei confronti della coalizione, ritirando questa proposta di candidatura. Ad ogni buon conto, l`Italia dei Valori non rinuncia alla possibilità di costruire una coalizione per battere le destre. Se questo non sarà possibile per la Campania, l`Italia dei Valori presenterà insieme al resto della coalizione un candidato presidente alternativoe unitario che rappresenti le istanze del territorio e sia bandiera di un nuovo modo di fare politica.”

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    Il disappunto di Ventola: «Un regalo al PDL»
    «Per Sinistra a Libertà, la scelta del PD è sbagliata, perdente e rischia di dividere definitivamente la coalizione di centrosinistra.»
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    De Magistris: «Nome impresentabile»
    «E’ una scelta legittima del PD ma per noi De Luca è improponibile e impresentabile. E’ indagato
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    Ferrero (PRC): «Consumata la farsa»
    «Nome improponibile per le politiche attuate come amministratore e non rappresenta la discontinuità»
     
    Fonte: ilmattino, cronachedelmezzogiorno.

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